Benvenuto nella sezione “Memorie Digit@li”.
Questa area presenta una selezione (non in ordine cronologico) di post e contenuti inseriti, nel corso di circa sei anni, sulle pagine Facebook di Giuseppe Casarrubea.
L’intero contenuto è disponibile per la consultazione presso la sede dell’Archivio.
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22 dicembre 2009
“La verità è una strada irta e pericolosa, una salita che si fa quando tutti scendono”
29 maggio 2011
“Esistono tante verità quanti sono i punti di osservazione e quante sono le facce dei problemi. C’è una verità giudiziaria, come ce n’è una giornalistica; c’è una verità sociale (quella che chiamiamo vox populi) e ce n’è un’altra politica. Ma, tra tutte le verità, quella più alta e completa, è la verità storica”.
4 marzo 2010
“Non ho mai contato i giorni se non per cercare cosa mi è necessario fare. Essi mi arricchiscono di volta in volta e mi fanno capire che vivere non è invecchiare ma capire sempre di più in che mondo siamo e chi siamo. Col tempo ho capito anche cosa sono e come sia possibile il futuro, sognando. Perchè il futuro senza sogno è arido”.
13 novembre 2013
[Danilo Dolci protesta contro gli intrighi]. “Se vado su un terreno che frana, su una slavina, rischio di franare: per intendere e prevedere un evento in un ambiente, occorre conoscere la struttura delle essenziali relazioni di quell’ambiente. Così, per interpretare – e interagire opportunamente con – un messaggio, occorre riconoscere la profonda struttura espressa dalle parole chiave di quel messaggio, di quella lingua. Peggio della moneta falsa è la parola falsa: soprattutto se usata per insegnarla. Infamando la lingua, infamiamo noi e la terra”.
25 aprile 2010:
“25 aprile 1945. Gli eventi di quegli anni e dell’immediato dopoguerra sono finiti in una sorta di terra di nessuno, dove chiunque può dire e commentare tutto e il contrario di tutto. Un marasma dentro il quale continuano a generarsi le deformazioni politiche e pseudostoriografiche che negano persino validità alla lotta partigiana, come tessuto fondamentale della Costituzione del ’48”.
11 maggio 2010:
“Molti si vergognano persino della storia o, forse, sconoscono che i sovietici ebbero 11 milioni di vittime per bloccare l’avanzata di Hitler in Europa. A loro non va un merito inferiore a quello che si è tributato da sempre agli angloamericani. Chi si vergogna della sua stessa storia la rifiuta nei fatti e non si rende conto che è già morto dentro”.
29 aprile 2011
“Portella della Ginestra: un sacrario dove ogni anno ogni italiano onesto dovrebbe recarsi per trovare il senso della nostra storia e non per ascoltare un comizio”.
1 Maggio 2010
“Quello che scrivi su quegli smidollati di nazisti che manifestano sotto casa tua è terribile. Avrebbero bisogno di corsi di rieducazione forzati. E, se il caso, di calci in culo”.
21 ottobre 2014
[Danilo Dolci] “Voleva fare l’architetto, ma preferì buttarsi tra gli ultimi per fare l’architetto degli uomini. Nato benestante e morto povero, il suo insegnamento oggi è di grande attualità perchè abbiamo bisogno di rifondare le relazioni umane e il nostro rapporto con la natura e i popoli continuamente offesi da un potere folle e violento”.
5 novembre 2010
“I criminali sono comunque criminali, a prescindere dalle sentenze”.
6 novembre 2010
“Il fascismo ha la sua incubazione in Italia, prima che si diffonda in Europa, e questo fatto lo caratterizza in modo netto e lo rende diverso dal nazismo e dal franchismo”.