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Libri di cui Giuseppe Casarrubea è Autore

 

Titolo: Piantare uomini. Danilo Dolci sul filo della memoria

Autori: Giuseppe Casarrubea

Descrizione: L’ultimo libro di Giuseppe Casarrubea. L’autore ricostruisce il pensiero e l’azione di Danilo Dolci, poeta, educatore e attivista non violento, protagonista originale e fuori dagli schemi della vita culturale e sociale del Novecento italiano. Seguendo il percorso biografico di Dolci, dall’infanzia al confine tra Italia e Slovenia, alla difficile educazione etica e politica negli anni del regime fascista, fino agli anni siciliani, in cui si consolidarono le forme di lotta non violenta e l’impegno in campo civile e educativo. Basandosi sull’intensa frequentazione personale di Dolci, Casarrubea ne racconta i particolari tratti umani e personali, legandoli alla complessa situazione politica e sociale sviluppatasi in Italia e soprattutto in Sicilia a partire dagli anni Sessanta. In questa prospettiva, la storia dell’impegno umano e formativo di Dolci diventa il ritratto di una nazione che, recuperando la memoria di alcune esperienze del suo recente passato, può tornare ad essere qualcosa di diverso e di migliore da quello che oggi ci appare. Il testo è arricchito da una serie di documenti storici e letterari, pubblicati qui per la prima volta. 

Dati: 18 giugno 2014

Editore: Castelvecchi, collana Le Navi

Titolo: Operazione Husky. Guerra psicologica e intelligence nei documenti segreti inglesi e americani sullo sbarco in Sicilia

Autori: Giuseppe Casarrubea, Mario J. Cereghino.

Descrizione: Il 10 luglio 1943 le truppe inglesi e americane sbarcano in Sicilia, tra Licata e Siracusa. La spettacolare operazione aeronavale — nome in codice «Husky» — è una svolta decisiva nella storia del secondo conflitto mondiale e segna l’inizio della fine per il regime fascista. Di lì a poco, il Gran Consiglio voterà la sfiducia a Mussolini e il re ne ordinerà l’arresto. La campagna militare alleata andrà avanti per altri due anni, trasformando l’Italia in un campo di battaglia tra gli eserciti di mezzo mondo, fino alla Liberazione. Un periodo tra i più drammatici nella storia italiana del Novecento. I documenti di questo volume, in gran parte inediti, affrontano un tema finora poco noto: la guerra psicologica, la propaganda e le operazioni di intelligence messe in campo da Londra e da Washington per gettare nel caos il Paese in camicia nera, tra il 1940 e il 1943. Giuseppe Casarrubea e Mario José Cereghino li hanno selezionati in dieci anni di ricerche negli archivi di College Park (Usa) e di Kew Gardens (Gran Bretagna), assieme a migliaia di altre carte. I rapporti «secret» e «top secret» raccontano nei dettagli le strategie americane e inglesi per infierire su una popolazione stremata dalla fame e dai bombardamenti. Vengono rivelati i piani dei servizi segreti alleati — a cominciare dall’Oss e dal Soe — che mirano a creare una stay-behind in Italia e, al contempo, un’alternativa di facciata al regime mussoliniano; i contatti con i leader antifascisti socialisti, liberali e monarchici, in patria e all’estero; la diplomazia segreta per provocare il distacco dall’Asse dell’Italia fascista e arrivare a un armistizio con gli anglo-americani; gli accordi sottobanco con le mafie; il razzismo culturale anglosassone verso un popolo considerato più arabo che europeo. Quello che emerge è un quadro geopolitico che anticipa le tensioni della Guerra Fredda nel Mediterraneo e che produrrà effetti devastanti sull’Italia dei decenni successivi. Fino ai giorni nostri.

Dati: Giugno 2013

Editore: Castelvecchi (Collana RX)

Titolo: La scomparsa di Salvatore Giuliano. Indagine su un fantasma eccellente

Autori: Giuseppe Casarrubea, Mario J. Cereghino. Prefazione di Nicola Tranfaglia

Descrizione: Castelvetrano (Sicilia), 5 luglio 1950. Il corpo di un giovane uomo giace bocconi in un cortile del centro storico. La notizia dell’uccisione di Salvatore Giuliano fa il giro del mondo in poche ore. Ma non tutti credono alla versione raccontata dai Carabinieri. “Di sicuro c’è solo che è morto” scrive qualche giorno dopo, su “L’Europeo”, un giornalista di razza come Tommaso Besozzi. Chi è veramente il “Re di Montelepre”? Un Robin Hood del XX secolo che ruba ai ricchi per dare ai poveri? O un terrorista nero al soldo di mafia e servizi segreti nel periodo in cui si profila la nascita di Gladio? L’affaire Giuliano sembrava ormai consegnato agli annali della storia criminale italiana, una leggenda raccontata per decenni da rotocalchi scandalistici, documentari, film e quotidiani in vena di scoop. Ma lo studio di centinaia di carte – desecretate negli ultimi anni e provenienti dagli archivi americani, inglesi e italiani – ha convinto Casarrubea e Cereghino a chiedere alla Procura di Palermo di riaprire le indagini su ciò che avvenne realmente in quella notte d’estate siciliana. Basato su testimonianze e documenti di prima mano, La scomparsa di Salvatore Giuliano è un cold case all’italiana che non mancherà di sollevare polemiche e interrogativi inquietanti sulle origini della nostra Repubblica.

Dati: 2013, pp. 360

Editore: Bompiani  (collana I grandi tascabili)

TitoloLa Santissima Trinità. Mafia, Vaticano e Servizi segreti all’assalto dell’Italia

Autore: Nicola Tranfaglia – Con la collaborazione di Giuseppe Casarrubea e Mario J. Cereghino

Descrizione: L’Italia degli anni Quaranta presenta uno scenario cupo popolato da personaggi che faranno la storia negli anni avvenire. Un Paese sconvolto dalla guerra in cui, in meno di quattro anni, accade di tutto e il contrario di tutto. Un horror show tutto nostrano scritto da abili sceneggiatori e interpretato da attori e comparse. Un canovaccio che si ripeterà all’infinito, fino ai nostri giorni.

Dati: 2011, pp. 368

Editore: Bompiani (collana Tascabili. Saggi)

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Titolo: Lupara nera. La guerra segreta alla democrazia in Italia 1943-1947

Autori: Giuseppe Casarrubea; Mario J. Cereghino

Descrizione: Grazie al ritrovamento recente di migliaia di documenti inediti negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, gli autori ricostruiscono gli avvenimenti che vedono i nazifascisti impegnati nel tessere in Italia una fitta rete di spionaggio e di sabotaggio (la “Rete Invasione” ideata da Himmler e Schellenberg) già all’inizio del ’43. Vi sono implicati, a macchia di leopardo, formazioni militari e paramilitari, sia nella Rsi sia nell’Italia liberata, destinate a operare ben oltre il 25 aprile 1945. A partire dal 1944 l’intelligence angloamericana avvia contatti sotterranei con organizzazioni ed elementi salotini: l’obiettivo è bloccare la nascente democrazia italiana che ha tra i suoi capisaldi il Comitato di liberazione nazionale (Cln). A questo processo partecipano in modo attivo Eugenio Pacelli (Pio XII) e i suoi più stretti collaboratori, tutti interessati a imprimere alla storia d’Italia una svolta autoritaria e atlantista. Vaticano e Stati Uniti creano un modello complesso governato da componenti clericali e conservatrici. Ai livelli intermedi troviamo le mafie meridionali, gli ex monarchici, i neofascisti ed elementi di spicco della criminalità comune.

Dati: 2009, pp. 490

Editore: Bompiani  (collana Tascabili. Saggi)

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Titolo: Tango Connection. L’oro nazifascista, l’America Latina e la guerra al comunismo in Italia. 1943-1947

Autori: Giuseppe Casarrubea; Mario J. Cereghino

Descrizione: L’Italia del 1947 rischiò un golpe antidemocratico? Vi fu l’intervento dei potentati economici internazionali legati all’oro nazista di Himmler? E che ruolo giocarono gli Usa, l’Argentina di Perón e i ragazzi di Salò? L’apertura recente degli archivi dei servizi segreti, a Londra come a Washington, ci aiuta a ricostruire in maniera inedita quella fase della nostra storia che va dalla caduta di Mussolini (luglio 1943) all’espulsione del Pci e del Psi dai governi guidati da De Gasperi (maggio 1947), mentre le carte italiane del Sis (Servizio informazioni e sicurezza), emerse negli anni Novanta, ci parlano del patto siglato nel dopoguerra tra Cosa Nostra, eversione neofascista e intelligence americana. Allora come ora, a decidere i destini della giovane repubblica vi sono spie, faccendieri, generali, vescovi, mafiosi e banditi. Un’Italia in bianco e nero, da romanzo criminale. A sovranità limitata e a perenne rischio democrazia.

Dati: 2007, pp.200

Editore: Bompiani (collana Tascabili. Saggi)

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Titolo: Stati Uniti eversione nera e guerra al comunismo in Italia (1943-1947)

Autori: Giuseppe Casarrubea; Mario J. Cereghino

Descrizione: Sessant’anni dopo la strage di Portella della ginestra si confrontano ancora due verità:una storica e una processuale piena di ombre e dubbi. Dopo Portella, in Italia si è consumata un’altra serie di fatti di sangue che hanno scosso il Paese, da nord a sud, fin quasi ai giorni nostri. Se nell’immediato dopo guerra tutto era riconducibile al conflitto aspro ed a volte violento, teso alla modernizzazione dell’Italia, negli anni ’70 e ’80 gli anni di piombo e la strategia della tensione hanno rappresentato un’evoluzione successiva dello scontro di classe in atto, frutto della guerra fredda in un paese nel quale era attivo il più forte partito comunista del blocco occidentale. Si possono condividere o confutare le tesi degli autori del volume, che unificano in un’unica strategia eversiva la vicenda di Portella della Ginestra con quelle verificatesi nei decenni seguenti. In ogni caso, le ricerche di Casarrubea e Cereghino sono un contributo fondamentale per la conoscenza di cosa si muovesse nell’Italia post-armistiziale fino alla istituzione della Repubblica e, negli anni successivi, nel rapporto fra criminalità politica e criminalità comune che così pesantemente avrebbe caratterizzato la vita del Paese fino alla caduta del muro di Berlino.

Dati: 2007, pp. 196

Editore: Quaderni di biblos

Titolo: Morte di un agente segreto. Fra’ Diavolo, la banda Giuliano e il neofascismo in Sicilia (1943-’47)

Autore: Giuseppe Casarrubea (Prefazione di Vincenzo Vasile)

Descrizione: Ci sono storie che da sole raccontano un periodo, un’epoca. Ci sono personaggi che scompaiono dalla scena e tornano dagli archivi, tanti anni dopo. Uno di questi si chiamava Salvatore Ferreri. E si faceva chiamare come un bandito dell’ottocento. Fra’ diavolo. Anche Ferreri era un bandito. Ma degli anni Quaranta del Novecento. Fu uno dei luogotenenti del più noto Salvatore Giuliano. Lo storico Giuseppe Casarrubea, sulla scorta di documenti dei servizi segreti italiani e statunitensi, ci ripropone la sua vicenda sotto una nuova luce: Fra’ Diavolo era un agente segreto incaricato di intraprendere le prove generali della strategia della tensione. Veniva dalle file dei sabotatori fascisti che operavano oltre le linee per incarico dei gerarchi della Repubblica di Salò, e poi passarono al sevizio dei circoli ultra – atlantici, protagonisti della Guerra fredda. Era lui il vero capo della banda Giuliano? E chi gli commissionò la strage di Portella della Ginestra? Una pagina di storia istruttiva, che rievoca l’Italia divisa di sessanta anni fa.

Dati: 2006, pp. 128

Editore: Nuova Iniziativa Editoriale

Titolo: Storia segreta della Sicilia. Dallo sbarco alleato a Portella della Ginestra

Autore: Giuseppe Casarrubea  (Introduzione di Nicola Tranfaglia)

Descrizione: Il volume, pubblicato direttamente in edizione tascabile, ricostruisce la mappa dell’eversione nel nostro Paese, nel periodo in cui si costituiscono i governi di unità nazionale nonché le formazioni paramilitari, dopo il 25 aprile 1945: i gruppi neofascisti e tutto l’arcipelago politico nel suo intreccio con le istituzioni italiane nate dalla lotta di Liberazione. Per realizzare questo libro Casarrubea ha analizzato le carte desecretate da Bill Clinton nel 2000 presso il National Archive and Records Administration nel Maryland, nonché altri documenti del Sis e del Sim.

Dati: 2005, pp. 352

Editore: Bompiani (collana Tascabili. Saggi)

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Titolo: Come nasce la Repubblica. La mafia, il Vaticano e il neofascismo nei documenti americani e italiani (1943-1947)

Autore: Nicola Tranfaglia (Note di Giuseppe Casarrubea)

Descrizione: L’apertura degli archivi dei Servizi segreti americani, la disponibilità di fondi importanti dell’archivio del PCI e nell’Archivio centrale dello Stato consentono oggi di ripercorrere il periodo cruciale che segue allo sbarco degli Alleati in Sicilia e alla nascita della Repubblica, rispondendo a una serie di interrogativi rimasti insoluti: chi furono i mandanti e gli organizzatori della strage di Portella della Ginestra? Quale ruolo ha avuto la mafia siciliana nell’organizzazione del separatismo? Quale la sua influenza sul partito cattolico? Quale strategia ha adottato il partito comunista di fronte all’offensiva condotta dai proprietari terrieri, dalla mafia e dagli americani contro le lotte contadine?

Dati: 2004, pp. 444

Editore: Bompiani  (collana Saggi)

Titolo: Salvatore Giuliano. Morte di un capobanda e dei suoi luogotenenti

Autore: Giuseppe Casarrubea

Descrizione: Questo libro racconta la tragica fine di Salvatore giuliano, Gaspare Pisciotta e Salvatore Ferreri, personaggi tutti che erano stati in stretti rapporti con alti esponenti del mondo politico e istituzionale e che a vario titolo avevano partecipato alle attività eversive del maggio-giugno 1947. Emergono responsabilità mai prima accertate. Giuliano, aderente al Fronte antibolscevico, finanziato direttamente dagli Americani e dalla Cia (l’organizzazione neofascista aveva sede a Palermo in via dell’Orologio) appare come la punta più vistosa di un movimento sotterraneo il cui obiettivo principale è la svolta del ’48. Adempiuto il suo compito viene ucciso mentre dorme la notte tra il 4 e il 5 luglio 1950. Per quanto se ne fosse attribuita la paternità Pisciotta, troppe circostanze oggi depongono per una pista diversa.

Dati: 2001, pp. 304

Editore: Franco Angeli (collana Studi e ricerche storiche)

Titolo: La Strage di Portella della Ginestra. Vol.III – Documenti (Sentenza di Roma, 10 agosto 1956)

Curato da: Pietro Manali (Introduzione e documenti di Giuseppe Casarrubea)

Dati: 2001, pp. 412

Editore: Biblioteca di Piana degli Albanesi, Salvatore Sciascia Editore

Titolo: Portella della Ginestra. 50 anni dopo (1947-1997) Vol.II Documenti. I testimoni

Curato da: Pietro Manali (note e documenti di Giuseppe Casarrubea )

Dati: 1999, pp. 240

Editore: Biblioteca di Piana degli Albanesi, Salvatore Sciascia Editore

Titolo: Fra’ Diavolo e il governo nero. «Doppio Stato» e stragi nella Sicilia del dopoguerra

Autore: Giuseppe Casarrubea (Introduzione di Giuseppe De Lutiis)

Descrizione:  Molto si è scritto, a proposito della strage di Portella della Ginestra e di altri delitti consumati in Sicilia nel secondo dopoguerra, sulla responsabilità del “re di Montelepre”, Salvatore Giuliano e degli uomini della sua banda. Ancora oggi, la versione ufficiale dei fatti è che non ci furono mandanti e che i banditi agirono di propria iniziativa. Anche per questo molto meno si è scritto e riflettuto su chi armò la loro mano e li spinse in modo plateale a cadere di fatto nella rete che i nuovi strateghi dell’eversione avevano preparato non tanto per loro, come capri espiatori, quanto per le sorti future della nostra democrazia. A ragion veduta, pertanto, questo libro non assume come principale protagonista di ciò che accade in quegli anni in Sicilia “Turiddu” e i suoi uomini, ma la politica internazionale e nazionale, per cogliere poi nei fatti coerenti che ad essa si legavano, le spiegazioni che ne illuminano moventi e scopi.

Dati: 1998, pp. 240

Editore: Franco Angeli (collana  Studi e ricerche storiche)

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Titolo:  Portella della Ginestra. Microstoria di una strage di Stato

Autore: Giuseppe Casarrubea

Descrizione: Il 1° maggio 1947 alcuni banditi, appostati sui roccioni del Pelavet (Portella della Ginestra), aprirono il fuoco sulla folla di contadini, donne e bambini riuniti per la festa dei lavoratori. Furono uccise undici persone e i feriti risultarono essere ventisette. Il processo di Viterbo prima e quello svoltosi presso la Corte di Appello di Roma dopo, confermarono la posizione assunta dal ministro degli Interni, Mario Scelba: l’unico responsabile della strage era il ”re di Montelepre”.

Dati: 1997, 2003, pp. 320

Editore: Franco Angeli (collana Studi e ricerche storiche)

Titolo: Gabbie strette. L’educazione in terre di mafia: identità nascoste e progettualità del cambiamento

Autore: Giuseppe Casarrubea

Descrizione: Oggetto d’attenzione di questo libro è la biografia dell’alunno “a rischio”, il suo passaggio vistoso e tumultuoso dal canale formativo. E’ anche il connesso processo di emarginazione che, più o meno consapevolmente, il sistema scolastico attiva nei suoi confronti, contraddicendo le sue grandi finalità, e, in definitiva, anche se stesso. Si tratta di una dinamica che l’allievo vive come auto espulsione, ma che, in realtà, è il risultato di una spirale perversa tra sistema e persona, tra astratti modelli istituzionali e soggetti di diritto. Da qui l’autore si interroga sugli esiti del riformismo scolastico nella scuola dell’obbligo e sulle forme di compatibilità tra cultura mafiosa e modalità di riproduzione di modelli propri della cultura dominante, tenendo presente una prospettiva teorica (Adler, Rogers, Gordon) che vuole suggerire un percorso possibile, per disegnare operativamente – al di là di ogni retorica e di ogni improvvisazione – una comunità educativa fondata sulla tanto conclamata, quanto disattesa, centralità dell’alunno.

Dati: 1996, pp. 188

Editore: Sellerio editore Palermo (collana Nuovo Prisma)

Titolo: Nella testa del serpente. Insegnanti e mafia

Autori: Pia Blandano ; Giuseppe Casarrubea (Introduzione di Nando Dalla Chiesa)

Descrizione:

C’è uno spazio solitamente trascurato nell’impegno della lotta alla mafia: la scuola. Non perché manchino spunti disciplinari o curriculum didattici o semmai specifiche ore dedicate ai temi criminali, ma piuttosto perché lo stesso impianto pedagogico esprime contiguità. È ciò che emerge dall’indagine presentata in questo volume su un campione di insegnanti che operano nella testa del serpente – cioè Palermo – secondo la celebre definizione di Giovanni Falcone. Questa indagine provocatoria costituisce un lucidissimo strumento per comprendere come il distacco della scuola dalla cultura mafiosa si misura nella sua capacità di sviluppare azioni non conformi, non funzionali rispetto al già costituito. In definitiva, nella sua disponibilità a farsi laboratorio comunicativo e creativo di ricerca nonviolenta del mutamento.

Dati: 1993, pp. 150

Editore: la meridiana (collana Partenze…per educare alla pace)

Titolo:  L’educazione mafiosa. Strutture sociali e processi di identità

Autori: Giuseppe Casarrubea; Pia Blandano

Descrizione:  L’educazione mafiosa è forse il primo studio – certamente il primo comprensivo e compatto, e con piena consapevolezza di modelli teorici – di sociologia dell’educazione connessa al fenomeno mafioso. Muove da un inquadramento storico e critico, in base al quale non solo la mafia di oggi è nuova mafia (strutturalmente sfuggente alle descrizioni canoniche, alla Block o alla Hess) ma anche vive un momento di crisi, per così dire, culturale: per l’incrinarsi di modelli e di codici, perché “la normalità mafiosa e la normalità sociale oggi non coincidono più”, nelle zone in cui il potere mafioso è tradizionalmente radicato. Da ciò l’emergenza della problematica dell’educazione – della formazione del mafioso e delle metodologie pedagogiche atte a contrastarla – trae impulso analitico e, insieme, urgenza. Il testo di Casarrubea e Blandano, dopo una rapida panoramica, e a partire dall’analisi delle nuove forme della socializzazione infantile in ambienti mafiosi, linee di una metodologia d’intervento rinnovata.

Dati: 1991, pp. 176

Editore: Sellerio editore Palermo (collana Prisma)

Titolo: Filippo Arena e la cultura scientifica del Settecento in Sicilia

Autore: Giuseppe Casarrubea et alii, curato da Ignazio Nigrelli, nota introduttiva di Giuseppe Giarrizzo

Descrizione: Il presente volume, pubblicato a due secoli dalla morte di Filippo Arena, raccoglie studi e ricerche che riguardano la vita e l’opera di uno dei più importanti uomini che hanno segnato la storia della cultura scientifica del Settecento siciliano. Oscar Alberghina, Carmelo Capizzi, Giuseppe Casarrubea, Giuseppe Lo Jacono, Pietro Nastasi, Ignazio Nigrelli, Emilia Polimarchesi e Litterio Villari raccontano le vicende biografiche, intellettuali e storiche di Filippo Arena, gesuita, docente di fisica, studioso di biologia e matematico che si inserì in un periodo storico caratterizzato tra gli opposti ostracismi del corservatorismo gesuitico e del riformismo illuministico. Filippo Arena segnò il culmine dello svilippo della cultura scientifica siciliana, che ebbe nel Collegio Massimo Di Palermo la sua massima espressione e l’avvio di una riforma degliu studi gesuitici che l’espulsione bloccò.

Dati: 1991, pp. 224

Editore: ILA Palma

Titolo: I parrocchiani di Partinico e Montelepre. Crisi demografiche e nuclei familiari: secoli XVII-XIX

Autore: Giuseppe Casarrubea

Descrizione: Questo libro è un tentativo di tirare fuori dall’anonimato la storia di due comunità: Partinico e Montelepre, non altrimenti note, nel passato che per fatti di violenza e di banditismo. Ma queste pagine al di là delle ricorrenti storie patrie, vogliono raccontare una secolare vicenda di subalternità, di sfruttamento e di miseria di uomini passati alla storia solo perché il loro nome è coinciso con un numero, ha contribuito a formare la lunga fila degli uomini che si perdono nel dato significativo del tempo lungo e silenzioso della storia.

Dati: 1988, pp. 136

Editore: Centro Jatino di studi e promozione sociale “Nicolò Barbato”

Titolo: Itinerari di valutazione in una scuola media

Autore: Giuseppe Casarrubea et alii

Dati: 1988, pp. 256

Editore: Editori Riuniti

Titolo: Società e follia in Sicilia (la transizione: 1824-1875)

Autore: Giuseppe Casarrubea

Dati: 1984, pp. 120

Editore: Cooperativa Socio-sanitaria “Spazio-Salute” Partinico

Titolo: Quotidiano e immaginario in Sicilia : burgisi, santi e poveri diavoli nel Partinicese

Autore: Giuseppe Casarrubea, Giuseppe Cipolla

Dati: 1984, pp.351

Editore: Vittorietti Editore

Titolo:  Intellettuali e potere in Sicilia. Eretici, riformisti e giacobini nel secolo dei lumi

Autore: Giuseppe Casarrubea

Descrizione: Questo libro non scioglie tutti i nodi posti dalla presenza e dal ruolo, nella società e nelle istituzioni, degli intellettuali siciliani del ‘700; vuole avviare, semmai, un discorso, a partire da una prima ricognizione della produzione culturale propria di quel secolo, sulle valenze sociali e politiche delle fondamentali istanze di rinnovamento che quella cultura evidenziò, dagli anni della dominazione sabauda a quelli dell’occupazione inglese dell’isola. Il lettore consideri, dunque, queste pagine non come un lavoro di sintesi, ma come semplice approccio propedeutico e, al contempo, tentativo di discernere determinati aspetti “quantitativi”, dentro un più generale sforzo di individuazione di problematiche specifiche. Vi troverà, allora, una prevalenza, forse delle fonti bibliografiche sulle interpretazioni della storiografia contemporanea che costituiscono, invece, oggetto di un autonomo lavoro, per altro quasi concluso, sulle valutazioni storiografiche di quel secolo, con particolare riferimento agli aspetti politici, sociali e culturali.

Dati: 1983, pp. 228

Editore: Sellerio editore Palermo

Titolo: Vicerè baroni e popolo nella Sicilia del 700

Autore: Giuseppe Casarrubea

Dati: Estratto da “Nuovi Quaderni del Meridione” N.82-82, Aprile-Settembre 1983

 

Titolo: Uomini e terra a Partinico

Autore: Giuseppe Casarrubea

Dati: 1981, pp. 128

Editore: Vittorietti Editore

Titolo:  I fasci contadini e le origini delle sezioni socialiste della provincia di Palermo

Autore: Giuseppe Casarrubea

Descrizione:

Una nuova riflessione sui fasci è motivata oggi dal fatto che, nonostante il convegno di Agrigento (gennaio ’75) che ha segnato la centralità della “questione siciliana” rispetto al processo di sviluppo capitalistico italiano, e gli studi in corso, diversi sono i vuoti e i nodi irrisolti dalla contemporanea storiografia sia in merito alla ricostruzione delle singole situazioni locali, sia anche alla valutazione complessiva del primo ministero giolittiano e della stessa caratterizzazione politica di quel movimento. Il presente lavoro non vuole essere pertanto una storia critica della storiografia dei fasci o un apporto ripetitivo su tematiche superate o acquisite, ma un contributo alla ricerca della storia particolare dei singoli fasci, in un contesto ben preciso, qual è quello della provincia di Palermo; da questa ricerca emerge, come si vedrà, rispetto ad altri studi, che l’organizzazione delle classi subalterne in Sicilia negli anni 1891-’93 non si riduce al solo mondo contadino.

Dati: 1978, voll.I-II

Editore: S. F. Flaccovio

Titolo: Socialisti a Partinico (Le origini: 1893)

Autore: Giuseppe Casarrubea

Dati: 1976, p. 84

Editore: Partito Socialista Italiano – Sezione di Partinico

Titolo: Aspetti di una alternativa culturale dalla Sicilia occidentale

Autore: Giuseppe Casarrubea (Prefazione di Lucio Lombardo Radice)

Dati: 1974, pp. 232

Editore: Celebes Editore